Spesso dai miei allievi che meditano un cambiamento di vita mi viene posta la domanda se i soldi siano realmente un elemento importante per il nostro benessere globale?
Certamente i soldi nella società moderna sono uno strumento importante e necessario. Ci permettono di avere un tetto, un letto, del cibo, e non solo, anche di poter viaggiare e vivere con un minimo di agio e serenità. Perquanto se analizziamo bene il concetto di “benessere” l’asse si sposta dai soldi al “tempo”, ovvero all’energia necessaria profusa per produrli nonchè l’uso che ne facciamo. Questo differenziale rende il denaro un elemento virtuoso o deprecabile. Pertanto i soldi non sono ne buoni ne cattivi, possono produrre tanto benessere quanto malessere.
E’ pieno il mondo di persone con tanti soldi insoddisfatte ed infelici, tanto quanto lo è di persone senza il becco d’un quatrino felici e ricche di gratitudine per tutto ciò che hanno (principalmente gratis).
Mi spiego meglio: se io scelgo, bada bene dico “scelgo” non a caso inquanto la scelta è una facoltà di tutti esercitare il libero arbitrio. Non è un privilegio di pochi, ma una facoltà naturale inclusa nel pacchetto gratuito della vita. Dunque se io scelgo un lavoro con il quale in 8 ore posso produrre il denaro che altri lavori producono in 1 mese (permettetemi l’iperbole perquanto ciò sia comunque realistico e raggiungibile a tutti coloro i qualisono sonodotati di neuroni pro-attivi), comprendiamo la differenza di risultato dell’equazione “denaro-tempo-fatica-benessere”.
È il tempo “disponibile” per noi stessi che genera il benessere, non il denaro in se stesso. Ovvero è il denaro prodotto in un rapporto virtuoso tra tempo lavorato e tempo guadagnato.
Il vero guadagno, la vera ricchezza che il denaro produce è il tempo disponibile da vivere senza lavorare, ma se per produrlo ne resta poco da godere, di fatto il denaro non sta producendo “vera” ricchezza bensì “schiavitu”, ossia la mera possibilità di comprare più cose e servizi. Non l’essere ma l’avere, e l’avere in sè non genera felicità stabile, se non fugace nel breve atto dell’acquisto, bensì ansia e preoccupazione.
L’elemento che genera benessere è l’uso che facciamo del tempo. L’unico *vero denaro* da poter spendere durante la propria breve esistenza su questo pianeta. Dunque se in denaro non produce tempo disponibile, ma ne sottrae solamente, come questo potrebbe produrre benessere? Ed infatti non lo produce. E’ una falsa visione quell’ideale che avere tanti soldi equivalga a felicità.
E’ questa un’equazione complessa da risolvere, non c’è dubbio, ma vale senza dubbio la penna tentare inquanto anche l’unica che ci permetta di essere dei “poveri-ricchi” e non “ricchi-poveri” per il sol fatto di possedere tante cose costose, bensì tanto tempo per godere di poche cose gratuite ma di valore.
Buone “onde gratis”…aloha!
Spartaco
