*Come hai passato questi ultimi 365 giorni?*
Sono stati uguali ai precedenti o li hai in qualche modo migliorati? Lo scopo di questo tran tran chiamato vita, è realizzarci, progredire. Divenire ogni volta la versione migliore di noi stessi. Essere quindi, meglio di ieri. Ammetto che sono stato il primo ad aver buttato via tempo prezioso, ristagnando in me stesso e disinteressandomi completamente della mia crescita personale. Ma da anni non è più così! Non mi accontento, e desidero fortemente che il giorno che verrà sia migliore del precedente. Che dici, può andar bene come obiettivo? Uno dei motivi del ristagno, che ti piaccia o no, è che per quanto facciamo *siamo comunque sempre condizionati nel nostro modo di pensare e agire* secondo modalità che non abbiamo scelto direttamente, o meglio pensiamo d’averle scelte, ma abbiamo comunque accettato dei modelli provenienti dall’esterno, anche quando pensiamo che i nostri siano molto diversi da quelli della massa, e su questi abbiamo creato i nostri automatismi. *Le convinzioni determinano la realtà.* Se vogliamo attingere alla nostra vera essenza dobbiamo liberarci da queste forme di condizionamento e rimettere in discussione tutto ciò che “pensiamo di sapere”. E sai chi ci metterà il bastone nelle ruote in questo processo? *Saremo noi stessi.* Cercheremo di sabotarci, affermando che ciò che pensiamo è giusto. Ci rifiuteremo di rivedere certe convinzioni. Tenteremo in tutti i modi di evitare il cambiamento senza ammettere di volerlo evitare. Non è una novità questa. Noi esseri umani siamo fatti così. Ci piace così tanto la nostra zona di comfort, qualque essa sia, che non vorremmo mai uscirne. La zona di comfort non è qualcosa che possiamo toccare con mano, non è il luogo dove viviamo, la casa, chi frequentiamo, il lavoro ma *è uno stato mentale in cui permaniamo.* In cui ci troviamo a nostro agio. La nostra zona di comfort “interna” è la vecchia poltrona logora che conserviamo nell’angolo del soggiorno perché da una vita ci accompagna nelle pennichelle. *È affidabile*. Siamo terrorizzati (forse) di buttarla per prenderne una nuova, sebbene per poter crescere *le convinzioni andrebbero riviste ogni istante* perché, se ancora non ce ne siamo accorti, di vero in questo mondo c’è ben poco. *Siamo solo noi a decidere cosa sia vero o falso!* E la domanda che dovremmo porci ogni volta non è tanto se ciò che stiamo pensando è vero, sbagliato, giusto o non giusto. Sarà sempre soggettivo. Dovremmo invece chiederci se la convinzione che stiamo adottando per muoverci nella realtà ci è utile o no? Ci fa procedere nella crescita o ci blocca? *La nostra vita inizia dove finisce la nostra zona di comfort!*
Buone onde.. aloha!🌴
Spartaco
(Gabriele Concato)
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