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Come Funziona

Il surf è uno sport apparentemente semplice ma in realtà è molto complesso e difficile da apprendere. Quel che lo diversifica da tutti gli altri sport, e lo rende molto difficile e lento da imparare, se non dopo molti anni di pratica (ed a volte neppure questi sono sufficienti), è la bassa possibilità di sperimentazione empirica.

IL VERO OSTACOLO SUL QUALE NESSUNO FOCALIZZA

Un ridottissimo tempo durante il quale il cervello può cimentarsi con dei nuovi movimenti e reagire a nuovi scenari. Tradotto in parole semplici, stiamo troppo poco tempo con “i piedi sulla tavola” affinchè il cervello possa capire come meglio reagire andando a modificare gli assetti mentali, reattivi e muscolari. Se a questo problema aggiungiamo anche la bassa frequenza con la quale ci rechiamo a surfare, causa la carenza di mareggiate in Italia e di tempo che per molti si riduce solo ai fine settimana, capirete che in un intero anno di pratica un surfista iniziante / principiante / intermedio, se anche vi aggiunge un viaggio sull’oceano di due settimane (nelle quali surfa tutti i giorni due volte al giorno) colleziona dai 10 ai 15 miseri minuti totali con “i piedi sula tavola”.  Basti considerare che di media un surfer italiano fa circa 4 sessions al mese per 11 mesi sono 44 sessions, alle quali aggiungere altre 10 sessions in un viaggio di surf. Un principiante in ogni session prende in media dalle 3 alle 5 onde valide, sulle quali permane in media dai 3 ai 5 secondi con i piedi sulla tavola. Moltiplicando 5 onde x 3 secondi x 54 session totalizza ben 13,5 minuti all’anno con i piedi sulla tavola.

POCO PIU’ DI 10 MINUTI ALL’ANNO NON BASTANO PER IMPARARE

Mettiamo a disposizione del nostro cervello solo 13,5 minuti all’anno per poter imparare il surf da onda. Cosa ci aspettiamo possa imparare questo povero disgraziato con appena 13,5 minuti all’anno? Pochissimo, veramente poco, infatti dopo anche tre, quattro o cinque anni di surf, i surfisti italiani medi sono delle seghe mostruose. (Fatti salvi tutti quelli che hanno iniziato da bambini sotto i 10 anni e vivono sul mare). In sintesi il nostro cervello dispone di appena 15 secondi effettivi per ogni session con i piedi sulla tavola, nei quali dovrebbe poter sperimentare movimenti e scenari a lui totalmente sconosciuti e apprendere un nuovo sport. Questo è il punto, sul quale dovete focalizzare, questo è il vero ostacolo a poter imparare in tempi normali e pari a quelli degli altri sport. Infatti se lo rapportiamo al windsurf, allo sci da neve, o a qualsiasi altro sport, il surfista per poter totalizzare una sola ora di addestramento pratico con i piedi sulla tavola deve trascorre tra i 4 e i 5 anni. Quando negli altri sport una sola ora di addestramento pratico viene totalizzata in un solo giorno.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA:

1 andare a vivere sull’oceano in riva al mare e fare due session al giorno per 7 giorni la settimana per tutto l’anno.
2fare quello che fanno tutti, continuare così, accontentandosi di surfare come surfiamo, mediamente male, o malissimo senza togliere nulla al divertimento e al rapporto con il mare che ci ripaga sempre e comunque, così come l’acquisto di nuove tavole e attrezzature, o viaggi di surf che gratifichino il nostro ego surfistico. Accettando ovviamente  di buon grado senza frustrazioni che la nostra progressione negli anni non raggiungerà mai un livello soddisfacente, ne di stile ne di controllo di tavola, ne di qualità di onde surfate.
3sfruttare la potenza del cervello mediante tecniche ultrasperimentate con efficacia da 50 anni  da tutti i trainer del mondo, in tutte le discipline con gli atleti professionisti a livello mondiale, per far si che possano superare i propri limiti e battere i competitor del loro stesso livello massimo. La PNL Programmazione Neuro Linguistica, abbinata alla costruzione di tecniche motorie PRECISE  e scomposte in sottotecniche embrionali alle quali associare delle “parole chiave emozionali ed evocative” capaci di dare gli impulsi al cervello ad eseguire determinate azioni motorie in modalità istintiva e non ragionata. Azioni queste note al cervello da sempre, ma che autonomamente non assocerebbe al movimento necessario ad una determinata tecnica surfistica. Il cervello se non addestrato ad un determinato sport, cerca di costruire una nuova funzione motoria adatta alla situazione, inquanto non conosce il surf e non sa di fatto che dispone già di una funzione esattamente uguale ma nominata in modo diverso. Percui non è capace di associare quella funzione motoria a quel determinato movimento surfistico. Come un computer, cerca un file per una funzione e non lo trova, siamo costretti a costruirglielo (e ci vogliono anni nel caso del surf), ma se noi gli diciamo che quel file lo possiede già, ma che semplicemente è nominato diversamente, il gioco è fatto. In un istante abbiamo la funzione motoria che ci serviva già bell’e pronta e non dobbiamo attendere anni per costruirne una nuova.

IL SEGRETO della PNL – Programmazione Neuro Linguistica

Mi spiego con un esempio: se ti dico di andare a fare i tuoi bisogni dietro una frasca, tu che fai, ti trovi un posticino appartato, ti accucci e fai i tuoi bisognini. Oppure resti in piedi dritto come un fuso a gambe strette e te la fai addosso? No, di certo. Il cervello caga da milioni di anni e sa farlo benissimo. Dunque questa è una funzione istintiva e non ragionata. E come tutte le funzioni istintive, vengono eseguite in modo perfetto in una frazione di secondo. Proprio quello che serve a noi nel surf. Funzione istintive, eseguite in modo perfetto in una frazione di secondo. Ora un surfista principiante, o anche intermedio pena per anni nel tentare di costruire il file mancante alla funzione cerebrale che gli deve permettere di stare con i piedi sulla tavola, senza cadere, in modo equilibrato, fluido e profittevole per seguire la parete dell’onda con la massima velocità e durata possibile. Ebbene questo file lo possiede già. Sta facendo fatiche totalmente inutili che gli costeranno anni di errori. Il file si chiama “a cagare”, ma il cervello non lo usa per stare in piedi sulla tavola, lui tenta di costruire un nuovo file chiamato “in piedi sulla tavola” e ci impiega anni. Se invece con una determinato addestramento specifico, gli diciamo di usare il file  “a cagare” nel momento in cui si deve mettere in piedi sulla tavola, noi con una sola singola e maledetta session abbiamo risolto quello che altri impiegano anni ad imparare. E stiamo parlando di una sola funzione, se pur strategica, immaginate cosa succederebbe se in tutte le fasi e manovre del surf, sia da sdraiati che in piedi, ricodifichiamo il nostro cervello facendogli adottare file già esistenti pronti in un istante all’utilizzo, eliminando i tempi di costruzione di nuovi file? Semplice: impariamo a surfare in pochi mesi anziché in molti anni.

40 ANNI DI ESPERIENZA

Il sistema è infallibile, è stato realizzato, collaudato e utilizzato dal Team Trainer Spartaco in 40 anni di esperienza surfistica sia con atleti professionisti a livello WCT World Contest Tour, sia con allievi amatoriali di tutti i livelli da principiante ad esperto consiste nello studio delle tecniche motorie precise e codificate, a loro volta scomposte in sotto-tecniche embrionali alle quali associare parole chiave evocative capaci di dare gli impulsi al cervello ad eseguire movimenti istintivi già conosciuti. In questo modo il cervello non dovendosi reinventare nuovi movimenti, riesce ad assolvere istantaneamente ed istintivamente alle sue funzioni di comando neuro muscolare necessarie al surfer.